Con l’inaugurazione del Cammino delle Colline del Prosecco torna attuale il contributo offerto da Mazzotti alla creazione delle Strade del Vino.

Giuseppe Mazzotti ha lasciato un’impronta indelebile nel campo del turismo culturale ed enologico. La sua passione per la cultura gastronomica lo portò a fondare la Sezione trevigiana dell’Accademia Italiana della Cucina. Lo scrittore, in particolare, diede un contributo di grande valore al mondo vinicolo dando l’input alla creazione delle Strade del Vino Bianco e del Vino Rosso.

Autentico pioniere nell’intuire l’importanza degli itinerari enogastronomici, Giuseppe Mazzotti ideò la Strada del Vino Bianco, un percorso di 35 chilometri che si estende da Conegliano a Valdobbiadene. Questa strada, complementare a quella del Vino Rosso, fu progettata nel 1964 dall’Ente provinciale per il Turismo, presieduto dallo stesso Mazzotti, e inaugurata nel 1966. Fu il primo riconoscimento ufficiale del valore di un contesto unico al mondo.

Alla scoperta delle Strade del Vino

La Strada del Vino Rosso ha per “capitale” Oderzo mentre riguardo alla Strada del Vino Bianco appare doveroso citare le parole dello stesso Mazzotti. Parole tratte, per la precisione, dalla raccolta del 2001 curata dal sociologo e già presidente del nostro Premio Gambrinus, Ulderico Bernardi, sulla cucina veneta. Il capitolo che tratta l’argomento è intitolato “Perdersi nei paradisi delle strade del vino”.

La Strada del vino bianco – che più propriamente dovrebbe chiamarsi Strada del Prosecco – è la prima Strada del vino creata in Italia. Essa si snoda per trentacinque chilometri in provincia di Treviso tra i colli di Conegliano e di Valdobbiadene ai piedi delle Prealpi Venete, ed è tutta un poetico andare fra colline cariche di vigneti attraverso ridenti paesi (…)”.

Mazzotti, che portava sempre con sè la macchina fotografica, ci ha lasciato un’eredità di migliaia di immagini. Grazie a lui disponiamo di una vasta iconografia, caratterizzata da foto, manifesti e stampati pubblicitari adatti a promuovere il turismo. Particolarmente preziose, poi, le indicazioni delle tappe più rilevanti disseminate lungo le Strade del Vino.

Al via il Cammino delle Colline del Prosecco

Arriviamo, quindi, ai giorni nostri. Lo scorso 8 luglio è stato inaugurato a Vidor, in provincia di Treviso, il Cammino delle Colline del Prosecco in territorio Unesco: il sito in questione era stato incluso nel patrimonio mondiale dell’organizzazione nel 2019.

Questo itinerario di 51 chilometri segue il modello del Cammino di Santiago: chi lo percorrerà avrà diritto ad un timbro che certificherà ogni passaggio del percorso. Il Cammino si estende da Vidor a Vittorio Veneto, regalando un panorama mozzafiato.

Oltre alle località di partenza e arrivo, l’itinerario tocca Colbertaldo, le alture meridionali di Valdobbiadene, Col San Martino, le Vedette di Farra di Soligo e tanti altri luoghi. Il paesaggio è affascinante e variegato e prevede ripidi pendii, vallate ricche d’acqua e una lunga serie di campi. Non vanno poi dimenticati i numerosi siti culturali sparsi in un territorio ricco di castelli e chiese.

Giuseppe Mazzotti, un precursore

L’eredità di Giuseppe Mazzotti continua a vivere nei percorsi enologici e culturali che ha contribuito a creare. Grazie alla sua visione, oggi possiamo riscoprire le atmosfere tipiche del territorio veneto, attraverso il Cammino delle Colline del Prosecco: un prodotto enogastronomico, quest’ultimo, diventato iconico in tutto il mondo.