Sezione "Montagna: Cultura e civiltà"
La montagna calabrese
Giovanna De Sensi Sestito e Tonino Ceravolo

Rubettino Editore
Presentazione dell’opera
Sorprendente e ammirata in tutti i tempi per la sua presenza imponente e maestosa lungo tutta la regione, da nord a sud, a fare da spartiacque fra i due mari contemplando dall’alto ogni giorno di sole che sorge dallo Ionio e tramonta nel Tirreno, la montagna ha caratterizzato l’immagine stessa della Calabria. Con il suo fitto ed esteso manto boschivo ha condizionato la nascita di insediamenti umani sulle sue propaggini collinari e vallive, percorsi millenari di collegamento tra essi, custodendo luoghi del sacro ben riconoscibili e mantenendo forme di economia che potrebbero ancora essere funzionali al vivere contemporaneo.
Le montagne calabresi, nella loro composita realtà, non cessano di porre nuovi interrogativi: cosa occorre fare oggi perché ritornino ad essere parte integrante della vita regionale e nazionale? Con quale “sguardo” riscoprirne e rilanciarne le peculiarità, i ritmi, la vitalità?
Motivazione della Giuria
La Montagna calabrese avvince per il rigore e la profondità con cui illumina una parte della montanità italiana. I mari Ionio e Tirreno in Calabria non lambiscono solo una costiera ma avvolgono più catene montuose narrate in questo libro bussola: Pollino e Sila, Serre e Aspromonte sono territori diversi naturalisticamente ma anche in ogni particolare umanistico. Pagina dopo pagina, percorriamo itinerari paesaggisticamente stupendi, dove la biodiversità è immensa e merita studiosa attenzione la comunità dei restanti a cui idealmente tendiamo la mano con l’editore Rubbettino, a sua volta esempio di restanza per la sua azienda di storia cinquantennale nella montana Soveria Mannelli.
Note bio-bibliografiche
Giovanna De Sensi Sestito, già Professore ordinario di Storia Greca nell’Università della Calabria, si occupa di Storia della Sicilia e della Magna Grecia, con particolare interesse per le forme di potere personale esercitate nelle due regioni da tiranni e da monarchi, e per la storia delle singole città, anche nei loro rapporti con le popolazioni indigene dei relativi territori. Per la sua attività scientifica, confluita in oltre un centinaio di saggi, ha ricevuto diversi premi.
Tonino Ceravolo, saggista e scrittore, abilitato professore associato in Scienze demoetnoantropologiche, ha diretto per oltre un decennio la rivista semestrale Rogerius e ha collaborato con il Centro Antropologie e Letterature del Mediterraneo dell’Università della Calabria. Molti suoi libri sono editi da Rubbettino ed è tra gli autori del blog FattoreErre (Rubbettino). Suoi contributi scientifici sono stati pubblicati su Voci e sul Nuovo Giornale di Filosofia della Religione.