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Vediamo già le conseguenze del cambiamento climatico, ma quali sono le cause? La crisi climatica che stiamo vivendo è frutto della crisi ecologica, politica e sociale legata al surriscaldamento globale causato dall’attività umana.

Negli anni scorsi modelli matematici e scienziati, hanno previsto che il clima del Pianeta stava cambiando; il cambiamento climatico era in atto. Alcuni governi e pochissimi esponenti del mondo scientifico mostravano scetticismo. Oggi i fenomeni climatici sempre più estremi, l’innalzamento delle temperature, i cambi di comportamento, delle abitudini migratorie e riproduttive di molte specie animali e vegetali, ci mettono davanti alla dura verità. Ormai più nessuno ha dubbi: la crisi climatica è un dato di fatto.

Importanti mutazioni nel clima del Pianeta, sono ormai in atto da diversi decenni, in particolare dagli anni ‘80 ogni decennio è stato sempre più caldo.
Il decennio 2010-19 è stato il più caldo della storia, ovviamente, da quando si hanno misurazioni. Gli ultimi 5 anni sono stati i più caldi in assoluto, con un aumento progressivo delle temperature. 

Quali sono le cause del cambiamento climatico?

Senza alcuna ombra di dubbio la comunità scientifica è unanime nell’indicare come principali responsabili del cambiamento climatico le attività umane. In particolare l’aumento di emissioni di gas serra nell’atmosfera, che ha raggiunto livelli record.

Il riscaldamento globale, attualmente, ha un incremento di 0,2° per decennio. Questo ha portato a un aumento di 2° rispetto al periodo preindustriale.

Le conseguenze dei cambiamenti climatici le stiamo già vivendo, sono gravi e iniziano a pesare sulle nostre vite. La lotta ai cambiamenti climatici e l’adattamento a un mondo che sarà sempre più caldo, sono una delle sfide che l’UE sta affrontando.

Come vengono prodotti i gas serra?

Attraverso l’uso di combustibili fossili, l’abbattimento delle foreste, l’allevamento intensivo del bestiame, fertilizzanti azotati e gas fluorurati. Vediamo nello specifico cosa accade:

“Si stima che le cause naturali, come i cambiamenti della radiazione solare o dell’attività vulcanica, abbiano contribuito al riscaldamento totale in misura minore di 0,1ºC tra il 1890 e il 2010.” Quindi questo conferma, ancora di più, che è a causa del comportamento umano se il surriscaldamento sta avvenendo così repentinamente.

Quali sono le conseguenze del cambiamento climatico che si stanno già verificando?

La prima cosa che viene in mente quando si pensa al “cambiamento climatico” è sicuramente l’aumento delle temperature, quindi fa più caldo. Ma ciò cosa comporta? Cosa succede nel mondo, anche nei posti più remoti, se fa più caldo?

L’aumento delle temperature causa lo scioglimento dei ghiacci. L’Antartide, al momento, è al riparo da questo fenomeno, invece per quanto riguarda il ghiaccio del Polo Nord è in forte diminuzione. Il problema più grave dell’Oceano Artico, è la diminuzione del ghiaccio antico che costituisce la base della calotta polare. 

Uno studio, pubblicato sulla rivista Earth’s Future, analizza lo stato di salute di una regione di un milione di chilometri quadrati tra il Nord della Groenlandia e l’arcipelago canadese. Qui il ghiaccio marino è costantemente più spesso e più resistente; eppure, entro il 2050 si assottiglierà in maniera drammatica. In uno scenario ottimistico, qualora si riuscissero ad abbattere le emissioni inquinanti, un po’ di quello estivo potrebbe rimanere. In uno scenario pessimistico, con un ritmo invariato di emissioni, esso sparirebbe entro il 2100. E con lui collasserebbero interi ecosistemi.

L’aumento delle temperature porta anche all’innalzamento del livello dei mari causato, in parte dalla fusione dei ghiacci, poiché bisogna considerare che l’acqua calda occupa più volume di quella fredda, e quindi l’espansione della massa liquida ne aumenta inevitabilmente il livello. Questo cosa significa? Se la temperatura si alzerà di 1,5 °C, il livello dei mari aumenterà tra 26 a 77 centimetri; se invece la temperatura arriverà fino a 2 °C, si aggiungeranno dieci centimetri. Secondo l’IPCC (​​​​Intergovernmental Panel on Climate Change), i dieci centimetri metterebbero in pericolo dieci milioni di persone in più rispetto a quelle già a rischio inondazione. Intere nazioni insulari, come Maldive e Kiribati, e città molto vicine alle coste, come Venezia, New Orleans e New York, potrebbero scomparire sott’acqua.

Il cambiamento climatico influenza fortemente anche il Mediterraneo, a tal punto da parlare di “Tropicalizzazione”; ovvero temperature più elevate, precipitazioni violente e abbondanti, concentrate in alcuni periodi dell’anno. Le temperature più alte colpiscono gli ecosistemi marini, le specie animali e vegetali, che tendono a spostarsi verso nord. Attraverso il Canale di Suez, le specie tropicali trovano un habitat ospitale per proliferare, grazie a una temperatura più elevata e quindi simile a quella dell’ambiente tropicale.

L’Ecologia e il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti.

Il cambiamento climatico influenza fortemente anche il Mediterraneo, a tal punto da parlare di “Tropicalizzazione”; ovvero temperature più elevate, precipitazioni violente e abbondanti, concentrate in alcuni periodi dell’anno. Le temperature più alte colpiscono gli ecosistemi marini, le specie animali e vegetali, che tendono a spostarsi verso nord. Attraverso il Canale di Suez, le specie tropicali trovano un habitat ospitale per proliferare, grazie a una temperatura più elevata e quindi simile a quella dell’ambiente tropicale.

Giuseppe Mazzotti fu un precursore nel considerare il paesaggio come risultato di uno stretto rapporto fra l’ambiente naturale e l’opera dell’uomo che lo abita; un rapporto che nel tempo produce architetture, forme culturali, gesti e saperi del tutto singolari. 

Ecologia e Paesaggio, tematiche strettamente legate tra loro, fanno parte dei temi della II Terna del Premio Letterario Mazzotti; quindi saranno tra i temi dei testi della prossima edizione di novembre. La consegna dei riconoscimenti è prevista per sabato 19 novembre 2022 alle ore 16.00 presso il Parco Gambrinus di San Polo di Piave, Treviso. Le sezioni di quest’anno sono: alpinismo, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione. La sezione “Ecologia e paesaggio” racchiude le opere ispirate dall’impegno profuso dall’uomo per la salvaguardia e la tutela del paesaggio e dell’ambiente.

La tutela del paesaggio è un tema molto sentito in questo periodo. Un vecchio detto dice “È meglio prevenire che curare”, ma siamo ancora in tempo per prevenire? Forse sì, forse no… di sicuro è arrivato il momento di intervenire concretamente, con azioni e fatti. L’Unione Europea ha in atto diversi piani per contrastare e rallentare il cambiamento climatico. Sicuramente molto dipende dalle industrie, ma ciò che può fare ciascuno di noi è leggere, approfondire, conoscere quali possono essere i diversi comportamenti sbagliati che quotidianamente e inconsapevolmente facciamo, metterci in discussione e cambiare. Cambiare per salvare il nostro pianeta e il nostro futuro.

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(La maggior parte di queste informazioni sono state prese dal sito ufficiale dell’Unione Europea: https://ec.europa.eu/)