Sezione
"Montagna: cultura e civiltà"
La pozza del felice
Fabio Andina

Rubbettino Editore
Presentazione dell’opera
La pozza del Felice è una storia di montagna e di montanari ambientata in una valle remota delle Alpi svizzere. L’immensità delle vette che la sovrastano, l’incanto dei suoi silenzi, le pinete oscure, i crepacci innevati accolgono e fanno da sfondo a personaggi aspri, generosi, schietti e leali. Il fascino di un mondo selvaggio s’intreccia alla vita del protagonista, un vecchio di nome Felice, che trascorre giornate scandite dalle stesse immutabili abitudini. Un vecchio schivo ed enigmatico. Il suo riserbo attira l’attenzione del narratore e coprotagonista, un giovane andato a vivere in montagna per sfuggire al caos cittadino. Felice è un novantenne di Leontica ed è per la voce narrante una figura di riferimento, carismatica tanto da farne un suo modello di vita: l’autore lo imita e ne subisce il fascino, tanto da voler vivere come lui seguendolo nei suoi riti quotidiani che conciliano la normalità con l’immersione nella natura. Un romanzo iniziatico, fuori dal tempo.
Il loro incontro porterà alla luce segreti rimasti sepolti per troppi anni. Un romanzo iniziatico, fuori dal tempo, dalla prosa rapida e incalzante che inchioda il lettore alla pagina e lo invoglia ad accordarsi, anche lui, al ritmo delle stagioni.
Motivazione della Giuria
“Libro raro di un’estrema semplicità che coinvolge il lettore nella vita semplice del protagonista: Felice, un vecchio che trascorre i suoi giorni immutati in una valle delle Alpi svizzere dove la natura è ancora selvatica e gli uomini sono ancora legati a tradizioni secolari. La bellezza delle grandi cime, dei boschi e dei sentieri scoscesi si intreccia ai gesti semplici di Felice e degli altri abitanti del villaggio. Il narratore è catturato dal fascino di quel mondo fuori dal tempo che riesce a trasmettere attraverso una prosa che nonostante appaia spoglia nella sua sobrietà riesce a mettere in piena luce i luoghi e le persone”.
Note bio-bibliografiche
Fabio Andina (Lugano, 1972), si è laureato in cinema alla San Francisco State University dove, grazie all’incontro con lo scrittore Lawrence Ferlinghetti, approfondisce la conoscenza della Beat Generation. Attualmente risiede a Croglio nel Malcantone. Ha pubblicato la raccolta di poesie Ballate dal buio (2005), che fu apprezzata anche da Fernanda Pivano ed è stata inserita nell’antologia Di soglia in soglia. Venti nuovi poeti della Svizzera italiana (2008). Nel 2016 ha pubblicato il romanzo Uscirne fuori, in cui racconta l’esperienza del divorzio. Il libro, come sostenuto dal suo autore, è al 50% autobiografico. Ha ricevuto una menzione al Premio Chiara Inediti per la raccolta di racconti Il paese senza nome, che gli è valsa l’inserimento nell’antologia Dieci racconti per Piero Chiara.