Fabio Chiocchetti

Premio speciale della giuria
"Montagna: cultura e civiltà"
Guant

Fabio Chiocchetti

 

Presentazione dell’opera

L’opera è frutto di una vasta indagine storico – etnografica, condotta da una qualificata équipe di ricercatori ed esperti, attraverso l’analisi di documenti, testi, fotografie d’epoca e contemporanee, abiti ed indumenti, sia all’interno degli archivi del Museo Ladino che all’esterno con il prezioso aiuto di collaboratori, appassionati ed informatori. L’opera illustra l’evoluzione dell’abbigliamento tradizionale in Val di Fassa nel suo divenire “costume popolare”, dalle origini fino ai più recenti sviluppi. Come dimostrano i saggi raccolti, si tratta di un fenomeno identitario che sul piano antropologico si impone tutt’ora alla nostra attenzione per la sua attualità e per la sua straordinaria vitalità.

I pregi di questo lavoro sono almeno due: il primo è quello di soffermarsi nel dettaglio a spiegare cosa sia e come sia fatto un costume, con bellissimi schemi disegnati, mentre il secondo è estendere a tutto campo il discorso del costume, allargandone a macchia d’olio l’interesse sui terreni storico, demoantropologico, etnografico, identitario, con un’amplissima varietà di punti di vista.

Motivazione della Giuria

“Libro che incanta per la professionalità, per la completezza della realizzazione, per il fascino che l’argomento trattato emana, per l’alone da leggenda dolomitica di Carlo Felice Wolf che s’insinua tra le pieghe delle lunghe gonne e i preziosi pizzi di polsini e colletti. Raccolta poderosa sulla storia e sull’evoluzione dell’abbigliamento tradizionale della Valle ladina di Fassa dalle origini fino ai giorni nostri. L’opera (in due tomi, 670 pagine e 700 illustrazioni) è straordinariamente ricca, voluta dall’Istitut Cultural Ladin e dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige con il coordinamento di Fabio Chiocchetti che ha diretto un lavoro corale di ben 110 studiosi e ricercatori pescati nel vivaio valligiano”.

 

Fabio Chiocchetti, nato a Moena (Trento) nel 1953 e laureatosi in Filosofia all’Università degli Studi di Bologna, è membro sin dagli anni Settanta dell’Union di Ladins dla Dolomites, di cui nel 1978 diventa segretario e nel 1991 presidente. Ha collaborato alla progettazione e alla realizzazione del Museo Ladino. E’ autore di numerosi saggi relativi a linguistica ladina, letteratura, storia, tradizioni popolari, molti dei quali pubblicati nella rivista “Mondo ladino”.

Dal 2010 è presidente dell’Associazione LinMiTech – Trentino, che si occupa della gestione unitaria dei sistemi di trattamento automatico della lingua per le minoranze linguistiche.