Entomologo, Speleologo ed Ecologo

Nato a Vado Ligure il 9 ottobre 1918, la famiglia di Mario Pavan si trasferì a Brescia quando lui aveva due anni. A cavallo della seconda guerra mondiale esplorò e descrisse molte grotte della provincia di Brescia. Ha incontrato e lavorato con gli esperti francesi di speleologia e biospeleologia Norbert Casteret e René Jeannel. Nel 1943 si laureò in Scienze Naturali all’Università di Pavia, dove insegnò successivamente come professore di Entomologia e nel 1964 fondò l’Istituto di Entomologia. Le sue scoperte nel campo dei veleni animali e delle secrezioni chimiche degli artropodi generarono nuovi rami di un’intensa ricerca numerosi scienziati in tutto il mondo: isolò ed esaminò almeno 15 sostanze biologicamente attive, prima fra tutte la Pederin, che fu adottata nelle terapie africane e americane per le piaghe da decubito attenuanti e diversi tipi di ulcere.
Negli anni ’50 inizia la sua collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato italiano, inizialmente fornendo supporto scientifico a progetti speciali, come il trasferimento dei formicai dalle Prealpi all’Appennino pavese e la lotta agli insetti arboricoli: i risultati dei suoi studi sono stati riconosciuti dall’International Biological Pest Control Organization (OILB). Attraverso il suo lavoro con la Commissione Forestale, ha conosciuto bene il territorio, e ha anche visto con i suoi occhi lo stato fragile degli ecosistemi esposti a una miriade di rischi dovuti all’incuria, all’inquinamento e alla speculazione. Questa esperienza ha portato Pavan ad indirizzare la sua ricerca e il suo impegno verso i problemi ambientali in Italia e all’estero. Con il supporto dell’Università di Pavia, è stato consulente delle commissioni parlamentari che hanno portato alla legge sulle Riserve Naturali dello Stato: si tratta di una nuova politica di gestione del territorio che ha creato in Italia 250 Riserve Naturali Statali e Regionali. L’Italia si è aggiudicata il raro e ambito Diploma Europeo delle 21 nazioni del Consiglio d’Europa, per la prima Riserva Naturale, a Sasso Fratino nelle foreste demaniali del Casentino, proposta e realizzata da Pavan. In un periodo di circa 20 anni è stato spesso chiamato da paesi stranieri per creare oltre 300 riserve naturali, tra cui il Parco Nazionale delle Ande Paramo, Ecuador e il Parco Nazionale Jubaland, Somalia. proposta e realizzata da Pavan. In un periodo di circa 20 anni è stato spesso chiamato da paesi stranieri per creare oltre 300 riserve naturali, tra cui il Parco Nazionale delle Ande Paramo, Ecuador e il Parco Nazionale Jubaland, Somalia. proposta e realizzata da Pavan. In un periodo di circa 20 anni è stato spesso chiamato da paesi stranieri per creare oltre 300 riserve naturali, tra cui il Parco Nazionale delle Ande Paramo, Ecuador e il Parco Nazionale Jubaland, Somalia.
Il suo lungo servizio al Consiglio d’Europa, dove ha presieduto il Comitato Europeo per la Salvaguardia della Natura e delle Risorse Naturali, ha aiutato gli Stati membri ad adottare iniziative significative per la protezione dell’ambiente e ad istituire una rete europea di Riserve Biogenetiche.
Riconoscendo la sua totale dedizione ai gravi problemi che interessano l’ambiente naturale mondiale ei numerosi e prestigiosi incarichi ricoperti in Italia e all’estero, Mario Pavan viene nominato nel 1987 Ministro dell’Ambiente nel governo Fanfani: pubblica una documentata relazione sulla sua attività ministeriale.
Mario Pavan muore il 16 maggio 2003.
MOTIVAIZONE
Entomologo ed ecologista di fama internazionale, Mario Pavan, docente all’Università di Pavia, rappresenta un raro e positivo esempio di tutor e ricercatore che, senza mai abbandonare l’innata curiosità del naturalista, è andato oltre i propri confini per operare nel complesso mondo sociale, portare la voce della competenza alla politica e alle organizzazioni internazionali. La sua attività di ‘non politico nel mondo della politica’, culminata nella sua recente nomina a Ministro dell’Ambiente, alla quale ha offerto il suo contributo di cultura e dedizione al suo lavoro.
Mario Pavan ha studiato ed esplorato tutti i continenti e gli oceani, prodotto dieci libri e centinaia di articoli scientifici, tutti indispensabili per conoscere e gestire l’ecologia del territorio. Guerriero vittorioso in tante battaglie per la salvaguardia della Natura, ha agito con il Corpo Forestale dello Stato per istituire riserve naturali, l’inizio di una nuova politica di gestione del territorio che ha portato in Italia a 250 Riserve Naturali Statali e Regionali. All’Italia è stato conferito il Diploma Europeo raramente assegnato, ma tanto desiderato, dalle 21 nazioni del Consiglio d’Europa per la Riserva Naturale Sasso Fratino, da lui proposta e realizzata.
Assegnandogli l’Honoris Causa per la sua opera omnia, la Giuria intende onorare la vita esemplare di uno scienziato che non si è mai ritirato nella sua torre d’avorio. Il Comitato di Gestione e la Giuria del Premio, insieme ai suoi amici e ai veneti, salutano Mario Pavan, i cui antenati provenivano dalla provincia di Treviso.