Climatologo

“Quando andrò in pensione sarò orgoglioso di aver preso parte alle attività delle organizzazioni scientifiche internazionali, nonostante tutte le difficoltà che ho dovuto affrontare. Sebbene io sia materialmente povero, mi considero un uomo ricco intellettualmente perché grazie a tutto il mio lavoro sono diventato un’autorità sull’ambiente e sul clima e su ciò che la società deve fare per garantire che continuino a mantenerci in vita”.
“Sii più sobrio, sii più comprensivo. O almeno provaci. Madre Natura te ne sarà grata”.
Richard Samson Odingo è nato in Kenya, dove ha completato la sua formazione fino alla scuola secondaria. Nel 1960 è entrato alla London University, dove si è laureato con lode che gli è valso una borsa di studio per frequentare la Liverpool University per un dottorato di ricerca, che ha conseguito tre anni dopo magna cum laude.
Tornò in Kenya, sposò Alice Odingo, e iniziò la sua carriera come professore ordinario di Climatologia all’Università di Nairobi, diventando il decano degli studi di climatologia africana.
Le sue ricerche sul clima africano portarono Odingo ei suoi collaboratori a denunciare le gravi conseguenze di decisioni politiche insensate volte ad attirare il maggior numero possibile di multinazionali concedendo incentivi alle industrie senza considerare i danni all’ambiente e al clima del continente. I suoi studi ei suoi appelli a salvaguardare l’atmosfera e la purezza del clima africano suscitarono ben presto le reazioni e il dispiacere delle forze politiche sia locali che straniere, che vedevano in Odingo un ostacolo al perseguimento indisturbato dei propri interessi e delle proprie imprese economiche.
I risultati delle sue ricerche hanno contribuito alla proclamazione da parte delle Nazioni Unite della ‘Giornata Mondiale dell’Ambiente’ (1972); l’istituzione a Nairobi del Programma Ambientale delle Nazioni Unite; e l’Organizzazione meteorologica mondiale ha ricevuto un deciso impulso per estendere il monitoraggio e gli studi sul riscaldamento globale e le sue conseguenze sulle nostre vite, sull’agricoltura e sulla salute.
Il progetto per cui Odingo divenne famoso nella battaglia per la salvaguardia dell’atmosfera fu la sua ricerca sulla siccità nel continente africano, in particolare nel Sahel, ormai quasi regolare e non più benefica come in passato. I tre volumi pubblicati alla fine dello studio, intitolati b Nature Pleads not Guiltyb (1992) sottolineano che b sebbene la Natura stessa possa essere in qualche modo colpevole del cambiamento climatico, la colpa maggiore ricade sulle attività umane che interferiscono con le leggi della natura, causando molti più, e molto più frequenti, cambiamenti ambientali”. Da allora, le questioni legate all’ambiente, al clima e alle conseguenze per la vita sulla terra, sono diventate globali.
Per la sua forte determinazione nella difesa del clima nel continente africano, nel 2002 Richard Samson Odingo è stato eletto vicepresidente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), un gruppo scientifico delle Nazioni Unite incaricato di analizzare e studiare i cambiamenti climatici.
Il nostro climatologo ha fornito numerosi altri contributi nazionali e internazionali: National Climate Change Action Plan, co-presidente del Comitato interministeriale del Kenya; la Commissione internazionale per lo sviluppo sostenibile; collaborazione con i Battle North West Pacific Laboratories (Dipartimento dell’Energia, Washington DC e Washington Seattle, USA); sulla Commissione Editoriale della Rivista Internazionale di Strategie e Gestione del Cambiamento Climatico.
Nel dicembre 2007, ex aequo con Al Gore, ha ricevuto il Premio Nobel per l’eccellenza della sua ricerca scientifica e per l’instancabile lavoro sui cambiamenti climatici, in particolare per le ricerche ei suggerimenti su come correggere le azioni inquinanti delle nazioni africane e di altri continenti.
Richard Samson Odingo è morto a Nairobi il 12 giugno 2021.
MOTIVAZIONE
“Per il suo contributo alla comprensione del cambiamento climatico e il suo appello al senso di urgenza per curare la febbre del pianeta e dare inizio ai cambiamenti che l’umanità e la società moderna sono in grado di generare nei momenti critici per ripartire con una green economy andando verso uno sviluppo sostenibile che sia sana e duratura, il Comitato Direttivo dell’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti conferisce la sua “Honoris Causa” a Richard Samson Odingo, fino al 2008 Vice Presidente dell’IPCC, decano dei climatologi africani e professore all’Università di Nairobi. Dalla terra che fu culla dell’umanità, e inizio della lunga marcia dell’Homo sapiens sapiens, studiò le cause della siccità in Africa, non più benefica come un tempo; ha lanciato più volte il suo grido di allarme in difesa dell’ambiente in Kenya,