Archeologico e orientalista

Sabatino Moscati nasce a Roma nel 1922 da una famiglia ebrea. Attratto dall’Oriente, ma impossibilitato a frequentare l’università statale a causa delle leggi razziali, studia al Pontificio Istituto Biblico, dove si laurea nel 1945.

Dopo aver conseguito la cattedra di Ebraico comparato e Lingue semitiche e di Storia e istituzioni musulmane, insegnò nelle Università di Roma (1946-54), di Firenze (1950-52) e dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1953-58). Alla fine del 1954 vince la cattedra di Ebraico e Lingue Semitiche Comparate e viene assegnato all’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’, dove insegna fino al 1982, trasferendosi in quell’anno a Tor Vergata.

Dagli anni Sessanta Moscati orienta la sua ricerca sulla componente fenicia della civiltà mediterranea, estendendola al mondo punico e ad altri aspetti della storia e dell’archeologia del Mediterraneo antico. Il suo saggio ‘The Phoenician Question’ (1963), in cui scrisse di tutti gli aspetti delle origini della civiltà fenicia all’inizio dell’età del ferro, contiene l’embrione di tutti i temi principali dei suoi successivi studi e insegnamenti.

I suoi scritti sulla civiltà fenicia e punica sostengono che la complessità del mondo mediterraneo non può essere liquidata come una visione bipolare greca e romana, ma deve abbracciare le componenti culturali delle civiltà che ruotarono più o meno continuamente intorno al Mediterraneo antico. Il mondo fenicio e punico è dunque legato alla formazione della storia d’Italia, al pari dei Celti e di altre popolazioni italiche: in tale ottica, il Mediterraneo antico non è più visto come un’area culturale esclusivamente greco-romana, ma come parte di un orizzonte più ampio dove Oriente e Occidente si incontrano.

Moscati organizzò e diresse importanti missioni archeologiche: in Palestina, dove portò alla luce la cittadella dei re di Giuda a Ramat Rahel; in Sicilia dove è riemersa la stele sacrificale dell’area sacra di Mozia; Malta, dove sono stati scoperti il ​​tempio di Giunone e le spoglie cristiane di San Paolo; in Sardegna, dove fu scoperta la città punica di Monte Sirai; Tunisia, sito a Capo Bon di diverse fortezze di età punica.

Ha pubblicato numerosi studi, redatti con cura con lo scopo di divulgare e rendere accessibili al grande pubblico le materie scientifiche. Con lo stesso intento organizza a Palazzo Grassi, Venezia, mostre archeologiche di grande successo, in particolare quelle sui Fenici (1988, 750.000 visitatori) e sui Celti (1991), e una rivista mensile, Archeo, edita da De Agostini dal 1984 al 1997 .

Oltre all’attività accademica, Moscati ha ricoperto numerosi incarichi di responsabilità in istituzioni scientifiche e culturali e ha fondato pubblicazioni scientifiche, oltre a curarne molte altre.

Membro effettivo della Pontificia Accademia di Archeologia, è stato membro corrispondente e poi membro nazionale rispettivamente nel 1959 e nel 1968 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, di cui è stato vicepresidente dal 1991 al 1994 e presidente dal 1994 al 1997.

Sabatino Moscati died in Rome on 8 September 1997.

MOTIVAIZONE

Il Comitato Promotore e la Giuria del Premio gli hanno conferito la Honoris Causa 1986, per gli eccezionali meriti acquisiti durante i suoi studi e progetti di ricerca archeologica.