Ragazzi che cambiano il mondo, giovani attivisti che un po’ già lo hanno cambiato e che sono destinati a farlo. Noi abbiamo voluto chiamarli la Changeneration, la generazione del cambiamento.

Ringraziamo Greta Thunberg perché oltre a essere riuscita a far ascoltare le sue idee ha rivelato al mondo adulto – europeo, ma soprattutto italiano – l’esistenza di un enorme movimento di giovani impegnati attivamente nel cambiare davvero il mondo.

Tra di loro, ci sono alcuni giovani attivisti che con la loro tenacia, energia e a volte incoscienza sono riusciti a coinvolgere altri ragazzi, realizzando insieme qualcosa di grande.

Scopriamone qualcuno.

Melati e Isabel Wijsen (17 e 15 anni, Indonesia)

Melati e Isabel sono due sorelle balinesi che si sono messe in testa di liberare il mondo dalla plastica. Insieme hanno creato nel 2013 Bye Bye Plastic Bags.

Per cambiare il mondo da qualche parte bisogna pur cominciare e le due giovani attiviste scelgono di farlo partendo dalle buste di plastica, una sfida alla portata di due ragazze che all’epoca avevano rispettivamente 10 e 12 anni.

Cominciano da casa loro, dalle spiagge di Bali e dell’Indonesia, paese con il più alto tasso di rifiuti di plastica dopo la Cina.

Con il sorriso e la tenacia, riescono a ottenere il permesso per promuovere la loro causa all’Aeroporto di Bali. Arrivano a raccogliere 100.000 firme, ma non ottengono nessuna reazione dal Governo.

Ispirate da un viaggio alla casa del Mahatma Gandhi, decidono di cominciare uno sciopero della fame e tempo 24 ore riescono finalmente a essere invitate dal governatore, che si prende l’impegno di liberare Bali dalle buste di plastica in 4 anni.

Sono le stesse Melati e Isabel ha raccontare in un TED Talk la loro storia e missione:

Per chi non parla inglese sono disponibili i sottotitoli in italiano.

Katie Eder (19 anni, Stati Uniti)

Divoratrice di libri, a tredici anni Katie fonda Kid Tales, un’associazione non-profit che offre gratuitamente ai bambini dei corsi di scrittura creativa tenuti da adolescenti.
Dalla sua fondazione, Kid Tales è riuscita a coinvolgere più di 400 ragazzi-insegnanti e pubblicato più di 90 antologie con le storie scritte dagli stessi bambini dei corsi.

Insieme ad altri studenti della sua scuola, organizza poi 50 Miles More, una serie di
lunghe marce collettive contro la presenza di armi, dentro e fuori le scuole.

Queste esperienze le confermano che i ragazzi della sua generazione, insieme, possono davvero cambiare le cose.
Fonda così Future Coalition, un network di giovani e studenti che riunisce più associazioni giovanili. L’obiettivo è sostenere le idee dei ragazzi per “un futuro migliore e più sicuro”, facendo massa critica per smuovere gli adulti e cambiare il mondo.
Idea dopo idea.

Aran Cosentino (17 anni, Italia)

Aran Cosentino vive in un piccolo comune friulano al confine con la Slovenia, Savogna.

A 14 anni, scopre per caso su internet che una società intende costruire un mini impianto idroelettrico sul vicino torrente Alberone.

Quello che non convince Aran è l’utilità della piccola centrale elettrica, considerata la portata modesta e irregolare del torrente. In più, l’Alberone è uno dei pochi torrenti incontaminati dell’arco alpino, “casa” per molte specie protette.

Fonda quindi un gruppo Facebook e poi un comitato locale, gli “Amici del torrente Alberone”, composto al principio dagli abitanti del territorio, fino a quel momento ignari dell’esistenza del progetto regionale.

Coinvolge nella sua battaglia anche altri comitati dell’arco alpino e associazioni ambientaliste come il WWF e Legambiente. Grazie al loro supporto, viene presentata alla Regione una petizione che dimostra l’impatto ambientale e la scarsa utilità della centrale.

Aran vince la sua – prima – battaglia e Legambiente lo premia nel 2017 con il riconoscimento “Bandiera verde – Buona pratica nel territorio alpino”.

Xiuhtezcatl Roske-Martinez (19 anni, Stati Uniti)

Xiuhtezcatl (il nome è azteco) è il giovane portavoce di Earth Guardians, un’associazione che invita i ragazzi a unirsi e a impegnarsi in prima persona per l’ambiente.

In pochi anni, gruppi di Guardiani della Terra spuntano in tutto il mondo, portando avanti in autonomia micro progetti locali e sensibilizzando altri giovani attraverso l’arte e la musica – lo stesso Xiuhtezcatl ha composto diversi brani hip hop con tematiche ecologiste.

Oggi l’associazione è formata da 264 Crew distribuite in 50 paesi del mondo, ha formato più di 10.000 giovani leader e continua a crescere.

Il segreto di questo successo lo si deve anche alle idee e alla verve di Xiuhtezcatl che a 15 anni era già stato invitato a parlare di fronte ai leader mondiali alle Nazione Unite, ricevendo dall’ex presidente Obama il premio “Youth Change Maker of The Year”.

Rene Silva (24 anni, Brasile)

Dalle favelas di Rio de Janeiro a giovane attivista più influente della comunità brasiliana.

Nato in uno dei più poveri agglomerati urbani di Rio, Rene comincia a fare attivismo prestissimo e anche lui riesce a far conoscere il suo messaggio grazie alla risonanza sui social media.

A 11 anni, fonda un giornale chiamato Voz das Comunidades che contiene articoli sulle favelas, inaccessibili per gli operatori dei media tradizionali.

L’obiettivo del giornale è “mostrare il bello e il brutto delle favelas” sensibilizzando chi vive al di fuori di quel mondo ma anche gli stessi abitanti.

Grazie all’impegno dei volontari del periodico, vengono realizzate moltissime iniziative culturali e sportive così come campagne di prevenzione delle malattie e contro l’abbandono scolastico.

Voz das Comunidades è diventato così la voce delle favelas e anche un punto di riferimento per le notizie in tempo reale, grazie a Twitter e ai gruppi whatsapp formati dai giovani del territorio.