Con questo articolo vogliamo condividere alcune opere dedicate alla cultura veneta premiate negli anni dal Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”.

Sul solco della grande opera di valorizzazione del Mazzotti, la sezione “Finestra sulle Venezie” premia con cadenza biennale i migliori contributi narrativi e saggistici “riguardanti aspetti della civiltà e della cultura territoriale e ambientale del mondo veneto”.

Qui ne riportiamo solo una minima selezione, un piccolo invito alla lettura e alla scoperta di aspetti della cultura veneta spesso sconosciuti o poco valorizzati.

A lezione con Carlo Scarpa

Premio Giuseppe Mazzotti opera letteraria Veneto A lezione con Carlo Scarpa - Finestra sulle VenezieSi intitola proprio così l’opera a cura di Franca Semi dedicata al grande architetto veneziano.

Attraverso la registrazione e trascrizione delle lezioni universitarie tenute durante l’ultimo biennio di insegnamento, l’autrice ci regala un contributo importante per tratteggiare un ritratto professionale e umano di Carlo Scarpa. Un ritratto senza filtri, dal quale emerge l’esperienza, la conoscenza, la visione e l’umanità di una delle figure culturali venete più importanti del secolo scorso.

Sguardi su Venezia

Libri cultura veneta opere letterarie Premio MazzottiDi libri su Venezia ne sono stati scritti migliaia e quando si parla di cultura veneta non si può non citare la Serenissima. Il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” ha voluto premiare negli anni le opere letterarie dedicate a Venezia capaci di offrire sguardi inediti su aspetti culturali della città.

Un esempio è il bellissimo Lagunario di Isabella Panfido, un viaggio poetico, amoroso e originale alla scoperta delle isole e isolette che popolano la Laguna.

Del rapporto – spesso problematico e controverso – tra la Dominante e lo Stato da Terra parla invece il volume Venezia e la Terraferma di Ivone Cacciavillani.

Con l’occhio del giurista, lo studioso svela la storia di Venezia da un altro punto di vista, quello del contado che dalla Terraferma era costretto a subire ed accettare le decisioni e le riforme imposte dalla Dominante.

Alla scoperta della Venezia più misteriosa ed enigmatica ci porta Alberto Toso Fei, con il suo VeneziaEnigma. Tra curiosità, segni e codici arcani, il lettore è accompagnato attraverso 6 sestieri e 13 secoli di eventi misteriosi, leggende, fatti di cronaca e aneddoti legati a personaggi e luoghi della città.

Cambiando totalmente registro e argomento, vorremmo segnalare anche l’opera di Carlo Favero Il vino nella storia di Venezia. Un volume prezioso, arricchito dai contribuiti di alcuni tra i massimi conoscitori del rapporto storico tra Venezia e il vino.

vino nella cultura veneta Carlo Favero Premio Gambrinus

All’opera è stato conferito il premio “Finestra sulle Venezie” 2015, con la seguente motivazione:

A Venezia, città d’acqua, la vigna non si coltiva, ma fin dalla nascita della città il suo prodotto, il vino, veniva acquistato da mercanti veneziani per essere esportato nelle città del Mediterraneo e da lì fino ai porti lontani dell’Oriente e del Mare del Nord. La ricostruzione delle origini e degli sviluppi di questa attività fiorente illustrata attraverso documenti storici sui traffici e i regolamenti, permette di vedere da un’angolatura molto particolare secoli di storia di Venezia e dei suoi rapporti con l’entroterra oltre che dei commerci e degli scambi con le città d’oltremare”

 

La manualità nella cultura veneta

opera valorizzazione cultura veneta contadina Premio Mazzotti

Alla “cultura materiale del mondo agricolo veneto” è dedicato un copioso volume di Dino Coltro: La Terra e l’Uomo.

Presentando tecniche, attrezzi e sapienza della tradizione contadina, l’autore offre un’esauriente esplorazione nella manualità e contadinità veneta, spaziando dalle montagne al mare, fino all’incontro-scontro con la tecnologia.

Il tesoro della Marca Trevigiana

In chiese, oratori e chiesette campestri del territorio trevigiano – e non solo – è custodito un patrimonio artistico di inestimabile valore, sotto forma di meravigliosi affreschi.

A questo tesoro, spesso poco conosciuto, l’insigne prof. Giorgio Fossaluzza ha dedicato un’opera monumentale, realizzando un minuzioso censimento della pittura a fresco dal Duecento al Quattrocento.

4 tomi di 400 pagine ciascuno, arricchiti da un repertorio fotografico di grande valore documentario, testimoniano quanto la Marca sia stata per secoli terreno fertile per l’arte e territorio di incontro tra culture figurative diverse.

L’opera è intitolata Gli affreschi nelle chiese della Marca Trevigiana. Dal Duecento al Quattrocento ed è stata premiata nel 2004 nella sezione “Finestra sulle Venezie”.

 

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